In questa guida spieghiamo come controllare un trasformatore.
Il controllo di un trasformatore in linea generale si effettua a freddo, misurando la continuità degli avvolgimenti e l’isolamento di questi rispetto al nucleo e tra loro. per esempio nel caso di un trasformatore del tipo impiegato in figura, la continuità dell’avvolgimento primario si misura ponendo un puntale dell’ohmmetro sul terminale di inizio avvolgimento, 0 e l’altro via via sulle prese 125v, 160v e 220v.
Il valore di resistenza misurato, che cresce passando dal terminale a 125v a quello 220v, dipende dalle caratteristiche costruttive del trasformatore. Indicativamente sulla presa a 220v il valore di resistenza può raggiungere i 150÷200Ω, nel caso di trasformatore con potenza di qualche watt, e ridursi a 30÷40Ω, in trasformatori con potenza dell’ordine di 50÷60watt.
Predisponendo l’ohmmetro sulla portata più alta e ponendo un puntale su uno dei terminali del primario e l’altro sul secondario , se ne verifica l’isolamento. Se risulta efficiente, l’indice, considerando uno strumento analogico, non si deve spostare dalla sua posizione di riposo. La stessa prova va effettuata tra ognuno degli avvolgimenti ed il pacco dei lamierini.
Il controllo ohmmetro di un avvolgimento permette di verificare se esso è interrotto o meno, ma non se presenta spire in cortocircuito. Per appurare con certezza l’efficienza di un trasformatore bisogna eseguire anche un controllo sotto tensione. A tale scopo conviene scollegare tutti i terminali del secondario al circuito e collegare il primario alla rete di alimentazione. In queste condizioni si verificano le tensioni fornite dai secondari, lasciando acceso l trasformatore per una decina di minuti esso deve risultare freddo o appena tiepido, in caso contrario, se manifesta un anormale riscaldamento, è segno che presenta un cortocircuito interno per cui occorre sostituirlo.
Se questa prova risulta positiva, ma il componente rivela un eccessivo riscaldamento soltanto quando è collegato al circuito, significa che il guasto non risiede nel trasformatore ma nei circuiti da esso alimentati. Dovendo sostituire un trasformatore è bene orientarsi subito su un ricambio originale, si ha così la certezza che le caratteristiche elettriche sono rispettate e che il suo fissaggio meccanico non crea inutili perdite di tempo.