In assenza di un prova transistori è possibile rilevare l’efficienza di un transistor, sia esso al germanio che al silicio, misurando le resistenze diretta ed inversa delle due giunzioni base collettore e base emettitore.
Per la misura della resistenza diretta di un transistor P-N-P, il puntale – dell’ohmmetro va collegato al terminale di base ed il puntale + al terminale di collettore e poi a quello di emettitore. in entrambi i casi l’indice dello strumento, posto nella portata Ω x 1000, deve indicare un valore di resistenza compreso fra alcune centinaia di ohm e 1 kΩ per un transistor al germanio, ed un valore di resistenza compreso fra alcuni kΩ e 10 kΩ circa per un transistor al silicio. Figura.1-a.
Per la misura della resistenza inversa si inverte la posizione dei puntali dell’ohmmetro, si porta cioè il puntale + dell’ohmmetro a contatto con il terminale di base ed il puntale – a contatto con il terminale di collettore e poi con quello di emettitore. L’indice dello strumento deve indicare nei due casi un valore di resistenza di circa 100 kΩ per un transistor al germanio ed un valore pressoché infinito per un transistor al silicio. Figura 1-b.
Vediamo adesso come si deve procedere per la misura della resistenza diretta di un transistor N-P-N, il puntale + dell’ohmmetro va connesso alla base ed il puntale – al collettore e poi all’emettitore. Figura.2-a. Per la misura della resistenza inversa occorre invertire i puntali dell’ohmmetro, come indicato nella figura.2-b. I valori della resistenza diretta ed inversa di un transistor N-P-N che si devono rilevare sono all’incirca uguali a quelli prima indicati per il transistor P-N-P. Se la resistenza presentata da una delle due giunzioni P-N del transistor risulta bassa oppure alta in entrambe le direzioni, il transistor deve essere considerato inefficiente. A volte, malgrado l’esisto positivo delle prove , il transistor può essere difettoso a causa di un cortocircuito tra collettore ed emettitore. Per accettarsi che non sia presente questo inconveniente, è possibile misurare anche la resistenza fra collettore ed emettitore nelle due direzioni. Se il transistor è efficiente bisogna riscontrare un valore elevato di resistenza.
Va ricordato come detto all’inizio, che la prova con l’ohmmetro per valutare l’efficienza di un transistor presenta un certo grado di approssimazione, pertanto per eseguire tali misure e stabilire in modo completo lo stato di efficienza di un transistor occorre servirsi di un prova transistori.