Vediamo come funziona l’Alimentatore Stabilizzato di figura, il quale sfrutta le caratteristiche dell’integrato stabilizzatore LM317.
Le caratteristiche tecniche di questo alimentatore stabilizzato sono determinate dall’integrato LM317 le quali sono riassunte qui sotto.
Partendo dal primo componente collegato alla rete, il trasformatore, serve a ridurre la tensione da 220 volt a 24 volt necessari ad alimentare la rete a valle di questo ultimo.
Proseguendo incontriamo il ponte di Graetz formato da quattro diodi D1, D2, D3 e D4 ed aventi la funzione di rettificare la tensione sinusoidale, proveniente dalla rete, in tensione pulsante.
Il condensatore C1 rappresenta un primo livello di filtraggio, e serve a livellare la tensione pulsante uscente dal ponte di diodi.
Il condensatore, in poliestere o ceramico C2, dovrà essere collegato vicinissimo al terminale di ingresso (I) dell’integrato LM317 e massa al fine di evitare autooscillazioni indesiderate.
Il condensatore C3 è un condensatore elettrolitico che serve a rendere perfettamente stabile la tensione sul terminale di regolazione (R) dell’integrato LM317.
Il condensatore elettrolitico C4 posto in prossimità del morsetto d’uscita, serve ad eliminare qualsiasi eventuale residuo di alternata presente.
Il diodo D5 serve a proteggere l’integrato LM317 quando viene spento l’alimentatore, altrimenti la tensione immagazzinata dal condensatore C4 si scaricherebbe dall’uscita verso l’ingresso all’interno dell’LM317 danneggiandolo.
Il diodo D6 serve a scaricare istantaneamente il condensatore C3 in caso di un corto circuito verificatosi in uscita.
Le resistenze R1 e R2/R3 formano un partitore di tensione che serve a prelevare una determinata quantità di tensione che applicata al pin “R” regolerà la tensione d’uscita all’alimentatore.