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In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del fusibile e vediamo quali risultano essere i prezzi dei vari prodotti.
Come Funziona il Fusibile
I fusibili sono dispositivi che hanno lo scopo di proteggere i circuiti elettrici dai cortocircuiti e dai sovraccarichi.
Le norme CEI definiscono i fusibili come dispositivi di interruzione che aprono il circuito sul quale sono inseriti. L’operazione è eseguita tramite la fusione di una o più loro parti, che causano l’interruzione della corrente nel caso in cui questa superi un certo valore per un tempo sufficientemente lungo.
Una volta inserito nell’impianto ed attraversato dalla corrente elettrica, l’elemento fusibile, in condizioni ordinarie, si riscalda per effetto Joule, producendo una quantità di calore che viene ceduta all’ambiente circostante attraverso l’involucro ed i contatti.
Quando si verifica un sovraccarico, l’elemento fusibile si surriscalda in modo uniforme, ma la temperatura presenta il massimo incremento in corrispondenza del punto centrale dell’elemento che rimane intatto fino a quando in quel punto non viene raggiunta la temperatura di fusione.
Il tempo che intercorre tra l’insorgere del sovraccarico e la fusione dell’elemento dipende ovviamente dal valore della corrente e, nei sovraccarichi, può durare alcuni minuti o addirittura ore.
Al contrario, nel caso di cortocircuito, il riscaldamento è molto veloce, caratterizzato da tempi di prearco dell’ordine dei millisecondi, e l’interruzione dell’elemento fusibile avviene di regola in più punti contemporaneamente.
Le caratteristiche principali dei fusibili sono le seguenti
-Il potere di interruzione o di cortocircuito è il massimo valore di corrente che il fusibile è in grado di interrompere in determinate condizioni di circuito.
-La corrente nominale è il valore di corrente che un fusibile è in grado di sopportare senza causare la fusione o il riscaldamento eccessivo della cartuccia.
-La tensione nominale di un fusibile costituisce il valore massimo di tensione di esercizio alla quale il fusibile può essere sottoposto-
-Il campo di intervento o di funzionamento, stabilito strettamente dalle norme, permette all’operatore di impostare il tempo di intervento del fusibile in base al valore della corrente che circola nel circuito.
-Il tempo di intervento di un fusibile è l’intervallo di tempo compreso tra il raggiungimento del valore massimo della corrente nominale, senza fusione dell’elemento, e il momento nel quale avviene la fusione. Solitamente la velocità d’intervento non viene espressa tramite un valore di tempo, ma viene fatta una classificazione fusibili in ritardati, semirapidi, rapidi e super rapidi. I modelli rapidi intervengono quasi immediatamente, nel momento in cui si verifica il sovraccarico. I modelli ritardati intervengono con un leggero ritardo e sono utilizzati nei circuiti che, all’accensione, producono un rapido picco di assorbimento superiore al normale funzionamento. I modelli super rapidi sono ancora più veloci dei rapidi e sono utilizzati in casi particolari, quando anche un brevissimo picco di corrente superiore alla norma può causare danni. I modelli semirapidi non sono molto diffusi e presentano una velocità di intervento a metà strada tra i rapidi ed i ritardati.
I fusibili sono divisi in due classi, cioè fusibili di classe gI e fusibili di classe aM.
I fusibili di classe gI proteggono il circuito elettrico dai cortocircuiti e dai sovraccarichi deboli e forti. Solitamente sono identificati dal colore nero.
I fusibili aM vengono progettati per un utilizzo combinato. Questi dispositivi proteggono i circuiti dai cortocircuiti e dai sovraccarichi di elevata intensità, cioè non fondono in situazioni di sovraccarico di limitata intensità. Risulta essere quindi i più adatti in quelle situazioni nelle quali è da evitare un intervento intempestivo del fusibile, come durante i ripetuti avviamenti di motori elettrici. Vengono spesso utilizzati in combinazione con i relè termici e sono identificati dalla colorazione verde.
I tipi di fusibili più utilizzati sono
-fusibili tipo Diazed a cartuccia.
-fusibili a maniglia
-fusibili o valvole a patrona
-fusibili cilindrici.
I fusibili di tipo Diazed con portacartuccia avvitabile sono solitamente utilizzati in impianti di potenza limitata e sono costituiti da una base, un tappo di chiusura e da una cartuccia fusibile.
La base è composta da porcellana o steatite e contiene i morsetti per il collegamento in linea del fusibile. Uno di questi viene collegato al contatto centrale della base, l’altro è collegato alla virola.
Il tappo di chiusura, costituito da una calotta di porcellana, contiene all’interno la parte metallica sulla quale si inserisce la parte superiore della cartuccia.
Sulla superficie superiore si trova un’apertura, che è protetta da un vetrino, tramite la quale è possibile vedere il colore del dischetto del dispositivo indicatore e quindi la portata del fusibile.
La cartuccia fusibile è costituita da un involucro di forma cilindrica, cavo internamente. Ai capi si trovano delle capsule, di materiale conduttore, collegate internamente tra loro, con il filo o la lamina fusibile.
L’interno dell’involucro viene riempito di sabbia silicea con lo scopo di spegnere l’arco che si forma nel momento della fusione.
I fusibili cilindrici industriali e simili sono costituiti da un corpo in ceramica o in steatite e sono realizzati per sopportare elevati sbalzi termici.
L’elemento di fusione è formato da una lamina di rame, ricoperta da argento. La sabbia di quarzo, che si trova all’interno, assicura nel momento della fusione lo spegnimento dell’arco e il mantenimento del corpo ad una bassa temperatura.
I fusibili possono essere provvisti di indicatore di avvenuta fusione.
Prezzi Fusibili
Nella tabella che segue è possibile trovare informazioni sui prezzi dei fusibili in vendita online.
Cliccando sui vari prodotti è possibile visualizzare maggiori informazioni, come la descrizione delle caratteristiche e le opinioni e recensioni.