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In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche di una lampada a scarica e vediamo quali risultano essere i prezzi dei vari prodotti.
Come Funziona Lampada a Scarica
Le lampade a scarica si basano sull’effetto irradiazione per luminescenza, simile a quello che si verifica in natura con il fulmine.
La luce emessa, quindi, non deriva dall’elevata temperatura di funzionamento, ma dalla trasformazione diretta dell’energia elettrica in energia luminosa.
La miscela di gas o i vapori metallici utilizzati in questo genere di lampade sono portati all’eccitazione tramite il passaggio della corrente elettrica e in queste condizioni emettono energia sotto forma di radiazione luminosa.
In base ai componenti e a seconda della pressione interna della lampada, è possibile ottenere radiazioni di differente lunghezza d’onda, con emissioni luminose che si estendono dall’ultravioletto all’infrarosso.
Le lampade a scarica nei gas e nei vapori vengono sempre collegate ad un alimentatore, chiamato anche reattore o ballast, che ha il compito di generare una tensione di innesco e di stabilizzare la corrente.
Il funzionamento di queste lampade basato sul passaggio della corrente elettrica all’interno di un gas rende obbligatorio l’uso di un dispositivo di questo tipo.
Infatti, a differenza di una lampada ad incandescenza che ha la caratteristica di incrementare velocemente la propria resistenza in modo che la corrente che circola sia immediatamente stabilizzata, una lampada ha caratteristiche di tipo opposto.
Se la lampada fosse collegata direttamente alla linea di alimentazione, non solo non riuscirebbe a stabilizzare il valore della corrente circolante, ma subirebbe un aumento di corrente notevole tale da distruggerla.
A seconda del tipo di lampada supportata, l’alimentatore può essere una semplice impedenza, un trasformatore a dispersione oppure un autotrasformatore elevatore.
Negli ultimi anni è stato introdotto sul mercato un particolare modello di alimentatore che offre la possibilità di regolare il flusso luminoso anche nelle lampade a scarica nei gas. Questo dispositivo consiste in un reattore elettronico a risparmio energetico, funzionante a frequenze superiori a 25 kHz, che permette di ottenere una regolazione del flusso luminoso fino al 10%. Alimentato a valori di 230/240 V a frequenza 50-60 Hz, permette l’accensione della lampada fino a 0 gradi. Ha inoltre la capacità di segnalare le sovratensioni presenti nel impianto tramite spegnimento delle lampade e risulta essere estremamente resistente alle sovratensioni.
Il mantenimento del flusso e della potenza nominale delle lampade è indipendente dalla tensione di rete. Il controllo del flusso viene effettuato con circuito supplementare per un segnale in bassa tensione. Ogni reattore ha quindi i classici morsetti di alimentazione e connessioni per la terra, più due morsetti contrassegnati con la polarità + e -, sui quali è possibile effettuare una regolazione del flusso in modo manuale, attraverso un potenziometro, oppure in modo automatico con fotocellula
In alcuni casi è necessario utilizzare anche un’altra apparecchiatura supplementare, lo starter. Lo starter ha la funzione di preriscaldare gli elettrodi della lampada in modo da semplificare l’innesco della scarica.
In commercio è possibile trovare tre tipi di starter
-a luminescenza, composto di un’ampolla, un soppressore di disturbi e relativi collegamenti, tutti contenuti in un piccolo cilindro di plastica con attacco a due spinotti. L’ampolla di vetro contiene un interruttore, formato da un contatto fisso più una lamina bimetallica oppure da due lamine bimetalliche, ed è riempita con un gas. Il soppressore di disturbi è costituito da un condensatore con il compito di eliminare le interferenze che si potrebbero verificare negli impianti di ricezione radio TV.
-termico, costituito da un’ampolla di vetro contenente due lamine bimetalliche e un elemento riscaldante. Anche in questo caso è presente un condensatore per l’eliminazione di disturbi indotti nei circuiti radio TV
-elettronico di sicurezza, caratterizzato da due momenti di lavoro, cioè tempo di accensione della lampada e tempo di disinserzione del circuito, quando la lampada non si accende. Esso è composto da un interruttore a luminescenza inserito nell’ampolla, un resistore a caratteristica resistenza temperatura negativa, un diodo, una lamina bimetallica e un dispositivo di interruzione del circuito elettrico. Sono presenti anche un pulsantino per il ripristino del circuito di accensione e un condensatore.
Le lampade a scarica nei gas e nei vapori sono classificare in tre tipi fondamentali
-lampade fluorescenti
-lampade a vapori di mercurio
-lampade a vapori di sodio
Ogni tipo poi può a sua volta essere suddiviso a seconda delle esecuzioni costruttive particolari.
In generale, per ottenere un corretto funzionamento e per raggiungere la massima durata è importante tenere in considerazione questi elementi
-La temperatura ambiente influenza il rendimento delle lampade fluorescenti, che hanno infatti la massima efficienza luminosa a circa 25 gradi. In presenza valori di temperatura superiori oppure inferiori al valore ottimale di funzionamento si hanno diminuzioni di efficienza luminosa e di flusso luminoso emesso.
-Nel caso in cui si installino lampade fluorescenti in ambienti freddi, bisogna inserirle in dispositivi illuminanti chiusi, riducendo il più possibile la potenziale dissipazione termica. Se non è possibile, è consigliabile scegliere lampade protette da uno strato siliconico, oppure utilizzare speciali lampade ad amalgama di indio, che emettono il massimo flusso luminoso in un campo di temperatura compreso tra 15 e 85 gradi, inserendole in apparecchi illuminanti chiusi. Bisogna considerare comunque che le lampade fluorescenti standard, cioè quelle che utilizzano starter e reattore normali, hanno difficoltà di accensione se collocate in ambienti con temperatura inferiore a 10 gradi.
-Se le lampade fluorescenti devono essere installate in ambienti molto caldi, bisogna dotare l’apparecchio illuminante di un sistema di ventilazione in modo da eliminare l’eccesso di calore.
-La tensione di alimentazione influenza notevolmente il funzionamento delle lampade fluorescenti. A bassi valori di tensione la lampada si accende con difficoltà, mentre elevati valori di tensione ne riducono notevolmente la durata di funzionamento e l’efficienza luminosa. In generale, in condizioni normali di impiego, cioè con valori di tensione con oscillazioni del 5% e utilizzo delle lampade per circa 3 h per accensione, la durata media si aggira tra le 7500 ÷ 10 000 ore, a seconda delle diverse potenze, delle condizioni di impiego.
-Le lampade a scarica, alimentate in corrente alternata, presentano variazioni dell’intensità luminosa. Alla frequenza di 50 Hz tali variazioni non si percepiscono ma, se gli oggetti o i soggetti illuminati si muovono ad una certa velocità, si può ottenere una sensazione di sfarfallamento che provoca affaticamento degli occhi e minore acuità visiva. A questa caratteristica negativa si può ovviare collegando le lampade in un modo specifico, denominato circuito duo, oppure derivando le lampade sulle diverse fasi di un circuito trifase.
Lampade a Scarica più Vendute
Nella tabella che segue è possibile trovare informazioni sui prezzi delle lampade a scarica in vendita online.
Cliccando sui vari prodotti è possibile visualizzare maggiori informazioni, come la descrizione delle caratteristiche e le opinioni e recensioni.