Il progetto mostrato in questa pagina è un normale amplificatore di segnale audio stereo. Sfrutta la configurazione a collettore comune di due transistor di potenza giapponesi 2SD29 (questo modello è piuttosto vecchiotto ed è stato inserito poichè per potenza e dimensione era adatto allo scopo del progetto, ma puo’ essere sostituito con il piu’ moderno e comune BD243C ).
Questo amplificatore lavora in classe A poichè il transistor in assenza di segnale di ingresso risulta essere polarizzato (in diretta) e quindi in conduzione. Per questo motivo puo’ amplificare facilmente l’intera onda in ingresso (negativa e positiva), questo garantisce una buona fedeltà del segnale in uscita anche se il punto di lavoro del transistor è causa di alti consumi di corrente in rapporto al segnale utile in uscita. Purtroppo l’efficienza di questo amplificatore non supera il 30%.
E’ stata scelta la configurazione a collettore comune (connesso a Vcc essendo i transistor di tipo NPN) poichè non è necessario che l’amplificatore possieda un guadagno in tensione rilevante (per questa configurazione è quasi unitario), ma è necessaria una discreta corrente disponibile in uscita.
La potenza massima erogabile non supera i 10 watt, ma ha il vantaggio che fino a poco piu’ della metà della potenza la distorsione introdotta dal circuito è estremamente bassa e risulta essere dell’ordine dello 0.01 %. Utilizzando capacità per disaccoppiare le componenti continue di valore elevato, come quelle presenti in figura, si ottiene una risposta in frequenza il cui limite inferiore è molto basso: 10 – 15 Hz mentre il limite superiore ,a causa delle capacità parassite del transistore della non eccessiva dinamicità del circuito, può raggiungere i 20 000 Hz.
Risulta essere consigliabile inserire il circuito in un case metallico per evitare che le campi elettromagnetici provenienti da altri apparati possano compromettere la fedeltà del dispositivo.
Per le caratteristiche del dispositivo conviene collegare in uscita una cuffia stereo di buona qualità con potenza paragonabile a quella dell’amplificatore: tali cuffie, al contrario dei comuni auricolari, sono costituite da due altoparlanti con membrana in carte di qualche centimetro di diametro opportunamente fissati e protetti.
Come accade per l’Hi-Fi la presenza di un dispositivo di qualità inferiore rispetto al resto dei componenti in cui transita il segnale compromette pesantemente la qualità dell’ascolto. Per tale considerazione è doveroso munirsi di diffusori in grado di soddisfare le vostre esigenze di ascolto evitando componenti a basso costo o non corrispondenti alle caratteristiche elencate in precedenza.