Questo circuito è necessario per potere alimentare tubi al neon da 4 a 35 Watt. Il dispositivo deve essere alimentato da una tensione di 12Volt continui (tollerati da 11 a 15) e fornisce in uscita una tensione di circa 200 Volt flottante, ovvero indipendente elettricamente dalla tensione di alimentazione per riferimenti di tensione comuni, come la massa.
Viene generata un onda quadra di ampiezza 5Vpp positiva, valor medio circa 2.5V e duty cycle circa 50% avente frequenza di circa 2000 Hz per mezzo dell’ integrato NE555 visibile nella parte sinistra del circuito. L’uscita di questo stadio oscillatore viene amplificata ulteriormente in l’ampiezza e in intensità di corrente attraverso il transistore BJT (bc 547B npn). La polarizzazione di quest’ultimo causa la perdita di più di metà della sinusoide generata, ma ciò non rappresenta un problema (amplificazione in classe C ). Il segnale viene amplificato ulteriormente tramite lo stadio amplificatore di potenza che utilizza un transistore 2N3055 che deve necessariamente essere dissipato con una superfice apposita di almeno 25 cm quadrati, a seconda della capacità dissipativa del dissipatore utilizzato. Al collettore di questo transistor ,come carico, viene inserito l’avvolgimento primario del trasformatore in salita, potete usare un comune trasformatore commerciale da 220 a circa 9V da almeno 10W, con l’accortezza di utilizzarlo in salita (con la bobina con meno spire connessa al transistor). In questo modo in uscita al trasformatore si trova una tensione sufficiente per poter pilotare un comune tubo al neon da 4 a 35 Watt: potrebbe essere necessario scaldare almeno uno dei due filamenti del neon per facilitare l’accensione iniziale del tubo, ma per lampade di piccola potenza il riscaldamento generalmente non è necessario. Nel circuito è stato inserito (opzionale) un potenziometro di 10K ohm per regolare la tensione sulla base dell’ultimo transistor in modo da poter regolare la luminosità del neon. Attenzione a non toccare mai i cavi in uscita o il circuito durante il funzionamento in quanto viene generata alta tensione con conseguente potenziale pericolo di morte (il dispositivo non distingue voi da un neon e proseguirà l’erogazione…. sconsigliata la prova). Per la costruzione del dispositivo è consigliabile l’ausilio di un oscilloscopio o di un multimetro digitale per verificare il corretto funzionamento dell’oscillatore e degli stadi amplificatori successivi; occorre ovviamente il consueto materiale per saldare ed una basetta forata di circa 25 cm quadrati o poco meno a seconda dell’ingombro dei componenti da voi utilizzati.
Nelle figure sottostanti è mostrata la forma d’onda che dovrà generare il dispositivo (2KHz).
I picchi che si generano derivano dal brusco cambiamento della tensione nel tempo in corrispondenza dei gradini in salita ed in discesa (derivata della tensione tendente ad infinito).
Le immagini sottostanti mostrano la capacità della centralina al pilotaggio di alimentare diversi tipi di neon: a destra neon da 4 watt bianco, a sinistra neon da 30 watt rosa.
Come è immaginabile è possibile alimentare anche tubi wood.
Il dispositivo non è particolarmente adatto ad alimentare contemporaneamente più lampade: per poterlo fare è necessario replicare gli ultimi stadi ad eccezione dell’oscillatore.