Indice
In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del diodo e vediamo quali risultano essere i prezzi dei vari prodotti.
Come Funziona il Diodo
Il diodo è un semiconduttore in grado di fare passare la corrente in un senso e bloccarla in senso opposto, cioè conduce quando il terminale di anodo è collegato al positivo di una sorgente di alimentazione e il suo catodo al negativo della stessa. Per questa sua caratteristica, il diodo permette di trasformare una tensione alternata in tensione continua, dando origine al processo di raddrizzamento o rettificazione di una corrente alternata.
I diodi raddrizzatori hanno dimensioni e forme diverse, a secondo delle loro caratteristiche di impiego e della loro tecnica costruttiva, i più diffusi sono al germanio e al silicio.
Sulla custodia di un diodo, il costruttore riporta sempre una sigla od un codice, che ci permette di identificare in maniera univoca le caratteristiche del componente. Nella maggioranza dei casi, per i diodi al selenio e quelli al silicio, è adottato il seguente codice alfanumerico. La prima lettera indica lo schema di collegamento
E – collegamento a semionda
B – collegamento a ponte
M – collegamento a presa centrale
V – collegamento a duplicatore di tensione.
Per esempio, la scritta B250 C90 contraddistingue un raddrizzatore a ponte, adatto per una tensione di lavoro di 250V, ed una corrente massima, C, di 90mA.
Qualora poi la stampigliatura della sigla non sia più visibile, l’unico mezzo per risalire ai dati tecnici del diodo consiste nell’esaminare lo schema elettrico del circuito sul quale viene utilizzato. Nel caso in cui i terminali di anodo e catodo non risultino più identificabili, è possibile riconoscerli semplicemente con l’uso di un ohmmetro predisposto sulla portata di Ω x 1000. A questo scopo occorre stabilire le polarità dell’ohmmetro. Il sistema più rapido è quello di collegare i puntali ai capi di un diodo, di cui siano ben noti i terminali di anodo e catodo, prima in un senso e poi invertendo i puntali tra loro, nella posizione in cui si rileva il valore di resistenza più basso, all’anodo corrisponderà il puntale positivo dell’ohmmetro. Note le polarità dei puntali dell’ohmmetro, si procede nel seguente modo
-Si azzera l’ohmmetro sulla portata Ω x 1000, si collegano i puntali positivo e negativo ai terminali del diodo e si prende nota del valore di resistenza letto.
-Si invertono i puntali e si annota il nuovo valore di resistenza. Se il diodo è efficiente, si deve trovare in un senso un valore di resistenza molto basso, fig.1a, e nell’altro un valore di resistenza più elevato, fig.1b.
In corrispondenza del valore di resistenza più basso, il terminale di anodo sarà quello connesso con il terminale positivo dell’ohmmetro. Il diodo è da ritenersi interrotto qualora i due valori di resistenza misurati risultassero entrambi infiniti, oppure è da considerarsi in cortocircuito se le resistenze fossero entrambe nulle; in tutti e due i casi il diodo è comunque inefficiente e va quindi sostituito.
Prezzi Diodi
Nella tabella che segue è possibile trovare informazioni sui prezzi dei diodi in vendita online.
Cliccando sui vari prodotti è possibile visualizzare maggiori informazioni, come la descrizione delle caratteristiche e le opinioni e recensioni.